Presentiamo un articolo del Professor Alberto Michelini, coach dei team dell’ISS Galilei di Mirandola (Modena) campione nazionale della NAO Challenge 2023
Una bella avventura di robotica a scuola iniziata anni fa..
di Alberto Michelini
La NAO Challenge è un concorso di robotica per le scuole organizzato con l’obiettivo di potenziare la conoscenza dei giovani nell’impiego della robotica umanoide, attraverso lo sviluppo di software e applicazioni per divulgare le potenzialità sociali della robotica.
Si svolge dal 2015 a cura di Scuola di Robotica, ed è sponsorizzato da United Robotics Group e CampuStore, coinvolgendo ogni anno più di 100 istituti superiori italiani. Ci sono due fasi, una prima fase di qualificazione dopo la quale circa 40 squadre sono selezionate per la finalissima, che nel 2023 si è tenuta a Firenze il 22 e 23 maggio 2023, presso l’Innovation Center di Fondazione CR e il Teatro della Pergola, con il supporto tecnico e organizzativo di Terza Cultura Società Cooperativa, PortaleRagazzi.it di Fondazione CR di Firenze e Terza Cultura. La NAO Challenge fa parte dell’azione per la Valorizzazione delle Eccellenze del Ministero dell’Istruzione e Merito.
Protagonista della competizione è il robot umanoide NAO prodotto dal gruppo Aldebaran-Universal robot. Da diversi anni ho il ruolo di coach del team dell’ISS Galileo Galilei e quest’anno abbiamo vinto il primo premio della NAO Challenge 2023. Non è la prima volta che il team di Mirandola si colloca trai primi cinque team della NAO Challenge per capacità tecniche, originalità delle soluzioni e capacità comunicative. Ma quest’anno è stato speciale: il nostro team è Campione nazionale della NAO Challenge, e abbiamo vinto il primo premio, un robot NAO.
Le squadre partecipanti devono sviluppare creatività e abilità tecniche per programmare il robot e realizzare un progetto seguendo un tema scelto che quest’anno era tratto dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e le sue azioni per lo sviluppo sostenibile: uguaglianza di genere, energia pulita e accessibile, acqua pulita e igiene, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabile, agire per il clima.
La sfida posta alle squadre durante la finale ha riguardato la progettazione di soluzioni per utilizzare il robot umanoide NAO in particolare per la tutela degli ambienti costieri.
Il team del Galilei ha scelto come tema promuovere la raccolta differenzia presso i bambini della scuola primaria, e il robot NAO è stato impiegato in un gioco interattivo per insegnare loro a riconoscere i rifiuti e a fare una corretta raccolta differenziata.
Abbiamo diviso un bidone in quattro sezioni, carta, plastica, lattine e vetro, chiuse da sportelli che si aprono automaticamente. A farli aprire è stato organizzato NAO, collegato in wi-fi. Il bambino deve riconoscere che tipo di rifiuto è e NAO conferma la riposta. Se la riposta è corretta, NAO apre lo sportello relativo al tipo di rifiuto, se è sbagliata, NAO suggerisce al bambino di ripensarci. Infatti, il NAO riconosce il rifiuto mostratogli e comanda via wi-fi il bidone automatizzato.
Il nostro era composto da 11 studenti: Valentina Gozzi, Nicoletta Scurtu, Alessia Mertolini, Giorgia Benatelli, Sebastiano Tabanelli, Pietro Perani, Fabio Quartieri, Matteo Vincenzi, Lorenzo Molinari, Isabella Merighi e Leonardo Luppi.
Il progetto è stato realizzato col patrocinio di Aimag, l’azienda che si occupa della raccolta differenziata da noi, e che ci ha fornito alcuni materiali. Abbiamo provato il sistema con i bambini della scuola primaria “Dante Alighieri” di Mirandola: i bambini si sono divertiti e hanno anche imparato la differenza tra i vari materiali della raccolta differenziata.
Il prossimo passo sarà aggiungere Intelligenza Artificiale e capacità di visone artificiale al sistema così da fornirgli l’abilità del riconoscimento autonomo delle immagini – per esempio, riconoscere la carta anche se è arrotolata – e questo vuol dire inserire nell’intelligenza molti dati. I ragazzi ci stanno lavorando e hanno già fatto dei passi avanti
Esiste una bella collaborazione tra gli studenti del nostro istituto che hanno partecipato alle varie edizioni della NAO Challenge: molti sono studenti universitari o hanno scelto la loro professione e devo dire che l’Istituto nel suo insieme ci ha appoggiato e ha seguito le nostre attività con entusiasmo. Il nostro istituto è molto cresciuto e avremmo bisogno di più spazi, anche di aumentare l’area del laboratorio.
Con i nostri team, abbiamo viaggiato, siamo stati in Canada; abbiamo contatto le scuole del territorio, in cerca di giovani talenti, e abbiamo cercato di promuovere le studentesse così da aumentare la componente. femminile dei nostri team tanto che oggi siamo 50 e 50.
È stata una lunga strada, dal primo anno, quando ci avevate inviato alla First Lego League, e la nostra scuola era ancora sotto le tende a causa del terremoto del 2012, a oggi, un’avventura che ha cambiato le nostre vite.
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