Guglielmo Tamburrini è professore di Filosofia della scienza e della tecnologia all’Università di Napoli Federico II, autore di numerose pubblicazioni sull’etica della robotica e dell’intelligenza artificiale. Con Guglielmo Tamburrini, Scuola di Robotica collabora da diversi anni, a partire dal quel famoso gennaio 2004 quando, con Roberto Cordeschi, partecipò alla Conferenza Internazionale sulla Roboetica a Sanremo e presentarono un inedito e anticipatore studio sugli effetti ELS (Ethical, Legal, and Societal) della robotica militare.
Nel 2007 coordinò il progetto europeo Ethicbots, Emerging Technoethics of Human Interaction with Communication, Bionic and Robotic Systems (FP6 Society. https://cordis.europa.eu/project/id/17759/it).
E’ un esperto di “etica delle macchine autonome, o robot” con diverse pubblicazioni che hanno analizzato i problemi ELS che i robot sollevano, dai robot per assistenza alle armi autonome.
Presentiamo qui il suo ultimo libro, Etica delle macchine. Dilemmi morali per robotica e intelligenza artificiale (Carocci Editore, 2020.
Potete ordinare e acquistare il libro qui.
Nel libro, Tamburrini esamina alcuni problemi ELS in diversi robot attivi oggi eutilizzati su grande scala. Non, quiondi, macchine da laboratorio utilizzate da esperti e ricercatori, robot impiegati da personale non esperto, da tutti, come i veicoli a guida autonoma.
Da un’intervista a Lettura.org di Tamburrini:
” I veicoli a guida completamente autonoma offriranno nuove opportunità per migliorare il benessere collettivo, a cominciare dalla possibilità di ridurre drasticamente il numero degli incidenti stradali. Ma i veicoli a guida autonoma porranno anche nuovi dilemmi morali: se essi potranno garantire maggiore sicurezza stradale di un essere umano al volante, sarà ancora moralmente accettabile concedere a un umano di guidare l’automobile? E poiché maggiore sicurezza stradale non significa azzeramento completo del rischio di incidenti, che cosa dovrà fare un veicolo autonomo in caso di collisione imminente? Dovrà minimizzare imparzialmente i danni per tutti – pedoni o passeggeri di tutti i veicoli coinvolti nell’incidente – oppure dovrà privilegiare la protezione dei propri passeggeri?”
“Essi porranno problemi di distribuzione equa delle responsabilità in caso di sinistri; di protezione dei dati personali, poiché i veicoli collegati in rete registreranno e trasmetteranno flussi imponenti di dati sul comportamento degli utenti; di hackeraggio, messo in atto sfruttando le vulnerabilità software, hardware e del collegamento in rete dei veicoli. Sarà anche necessario fronteggiare una disoccupazione tecnologica di breve periodo, ma eventualmente anche su periodi più estesi, che investirà gli addetti al trasporto di persone e di cose: tassisti, camionisti, conducenti di autobus e altre categorie di lavoratori.”
“Ma forse le questioni etiche più rilevanti riguardano l’etica ambientale. I veicoli a guida autonoma potranno avere effetti positivi, ma anche ripercussioni negative sulla crisi climatica in atto.”
“Da un lato, lo sviluppo della guida autonoma offrirà nuovi strumenti per ridurre l’impatto ambientale degli autoveicoli, tenendo conto che oggi i motori a combustione dei veicoli in circolazione producono circa un quinto delle emissioni antropiche di gas serra. Una progettazione orientata all’efficienza energetica dei veicoli a guida autonoma consentirà di ridurre il consumo di carburanti per chilometro percorso. Altri benefici ambientali potranno derivare da una gestione del traffico volta a evitare le congestioni e a ridurre i tempi di ricerca di un parcheggio, dalla diffusione di flotte di veicoli autonomi da utilizzare a pieno carico attraverso il car pooling e altri servizi di condivisione del trasporto.”