“La prima premessa per lo sviluppo del bambino è la concentrazione. Il bambino che si concentra è immensamente felice”.
Diceva così Maria Montessori, figura pilastro della pedagogia italiana e mondiale del Novecento.
La donna che ha rivoluzionato la scienza dell’educazione del Novecento aveva un obiettivo: quello di costruire un mondo migliore. Il suo impegno si concentrava a “chiamare entro l’anima del fanciullo l’uomo che vi stava assopito”. La volontà della dottoressa, quindi, era crescere i futuri adulti con competenze sociali importanti per dar forma a questo mondo migliore. Diceva :
“Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità”.
Infatti con il termine “Educare” nell’approccio montessoriano, si intende tirar fuori, far emergere le abilità che sono innate in ogni bambino.
Attraverso questo metodo pedagogico viene offerta ai bambini la possibilità di concentrarsi e quindi conoscere le caratteristiche del mondo: lettere, odori, suoni colori. Oggi sono moltissime le tecnologie sulle quali i bambini possono riporre la concentrazione, ma saranno strumenti validi per lo sviluppo cognitivo del bambino? E’ possibile utilizzare i dispositivi elettronici in modo creativo e costruttivo? La domanda ora sorge spontanea: se la dottoressa Montessori fosse presente nei giorni nostri, cosa penserebbe delle nuove tecnologie? Le inserirebbe tra gli strumenti pedagogici da lei utilizzati?
Ne abbiamo parlato con Iliana Morelli CEO di Boboto, una Società Benefit certificata B-Corp che si prefigge lo scopo di avere un impatto positivo sulla società promuovendo attività orientate al mondo dell’educazione, dell’inclusività e dell‘innovazione sociale.
Letture consigliate:
Bibliografia:
La scoperta del Bambino – M. Montessori – Garzanti 1999
La mente del bambino – M. Montessori – Garzanti 1999