La mostra “Pinocchio all’opera” è stata visitata da 25mila persone

La mostra “Pinocchio all’Opera”, a Palazzo Ricasoli a Firenze, ospita un’intera orchestra di Pinocchi robotizzati che suonano i loro strumenti. Scuola di Robotica ha collaborato alla robotizzazione dei Pinocchi professori d’orchestra. Abbiamo chiesto al Presidente  della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Pier Francesco Bernacchi e e al Segretario Generale, Davide Battistini di parlarci di questo straordinario successo.

 

Pier Francesco Bernacchi, Presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi

“Pinocchio all’opera”: un progetto in divenire

Il progetto della Fondazione Nazionale Carlo Collodi “Pinocchio all’opera” è nata da un’idea che la Fondazione Collodi presentò nel 2018 a un bando del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali al quale parteciparono molti enti ma solo quattro progetti furono accolti e tra questi il nostro.

Infatti, “Pinocchio all’opera” è stato valutato come uno dei migliori progetti dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018, al secondo posto in una classifica di 500 domande presentate.

Nel 2018, con il concorso nazionale collegato al compleanno di Pinocchio, nel progetto “Pinocchio all’Opera” sono state coinvolte le scuole italiane e moltissimi studenti hanno realizzato elaborati di fantasia dedicati a tema di Pinocchi e l’opera lirica.

Dal 2019 è stata realizzata e promossa una mostra interattiva, per “Pinocchio all’opera”, che ha fatto conoscere ad adulti e bambini la ricchezza della nostra lirica. L’esposizione è composta da una serie di statue in legno dell’artista Mauro Olivotto “Lampo”, dove i personaggi hanno le sembianze del burattino. Ci sono Giuseppe Verdi, Niccolò Paganini, Luciano Pavarotti e molti professori d’orchestra con i loro strumenti.

La mostra è stata esposta sei mesi nel Parco di Pinocchio a Collodi, è stata visitata da moltissime persone, e ora diventa itinerante: un profondo omaggio alla lirica italiana, al nostro burattino nazionale e all’artigianato.

Da gennaio 2022 Pinocchio all’opera è in mostra stabile a Palazzo Ricasoli, a Firenze, e ancora rinnovata. Infatti, il progetto è in divenire sempre, itinerante e arricchito di nuove tecnologie.

I Pinocchi della lirica sono stati robotizzati e si muovono autonomamente, ogni professore con il proprio strumento e i propri movimenti.

Stiamo preparandoci a un altro evento: a Pompei si svolgerà a breve una grande fiera dedicata al mondo della scuola e i Pinocchi lirici robot andranno lì.

Come vedete, Pinocchio all’opera non è una classica mostra definita, ma vive con noi e si modifica a seconda dei tempi, delle tecnologie, delle nuove idee.

Si aprirà a Salonicco una mostra simile, e poi Pinocchio all’opera si muoverà ad Atene e l’

ì i Pinocchio robot la faranno da padrone.

Pinocchio si muove nel mondo: ci sono attivi 500 eventi, mostre e progetti su Pinocchio e la Walt Disney ha recentemente annunciato la realizzazione di un live action Pinocchio, una rivisitazione del classico animato Disney del 1940, uno dei più apprezzati tra quelli degli anni d’oro della Disney.

La Fondazione Carlo Collodi è molto attiva, ma più di noi lo è Pinocchio: proprio questa mattina in Fondazione abbiamo lavorato su un archivio delle traduzioni di Pinocchio e sono innumerevoli. Ogni volta che abbiamo un’idea e arriviamo un in luogo, Pinocchio è arrivato prima di noi, con la sua fama e la sua carica di energia, allegria e saggezza.

 

“Pinocchio all’opera”, un’idea in continuo sviluppo

Davide Battistini, Segretario Generale Fondazione Nazionale Carlo Collodi

Pinocchio all’Opera è un progetto che nasce dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi con l’idea di accostare la figura di Pinocchio, universalmente conosciuta, al magico mondo dell’opera, un progetto educativo che la lo scopo di illustrare queste due eccellenze italiane, Pinocchio e l’opera.

Il progetto ha preso l’avvio con un percorso educativo espresso da una mostra interattiva che conduce i partecipanti a scoprire il mondo, la storia, i protagonisti e i luoghi dell’opera. e a scoprirne le caratteristiche.

La mostra, ora a Palazzo Ricasoli a Firenze, presenta un’orchestra di Pinocchi, con tutti i componenti delle orchestre, e anche delle figure che per il mondo dell’opera sono importanti e che hanno dato lustro all’opera italiana. Siamo partiti con quattro figure Verdi, Paganini, Toscanini e Pavarotti, un compositore, un esecutore, un direttore d’orchestra e un cantante anche per permettere ai bambini di identificarvisi e giocare con dei personaggi diversi e poter quindi scoprire la vita e le caratteristiche di questi grandi.

il progetto si è poi trasformato ed è diventato un giro d ‘Italia all’insegna del mondo dell’opera e a Palazzo Ricasoli la mostra è diventata stabile e sarà aperta per i prossimi tre anni. Come vedrete se avete la possibilità di visitarla, si snoda su tre sale: in un una vi è un’Italia in miniatura, divisa in Regioni con diciassette personaggi, uno per Regione, con la riproduzione dei diversi teatri in miniatura e con la storia questi personaggi che fanno capire come tutta l’Italia sia pervasa di opera e di cultura.  In questa sala è presentata un’altra eccellenza italiana, il legno delle Dolomiti di cui sono fatti i Pinocchi.

La mostra illustra e onora così diverse eccellenze italiane, Pinocchio, l’opera, il legno delle Dolomiti – ovvero l’artigianalità, l’attività artigianale di moderno Geppetto, Mauro Olivotto alias Lampo che ha realizzato i Pinocchi manufatti, e di Amadeo Piscino, l’artigiano che ha realizzato i teatri in miniatura.

Ma non ci siamo fermati qui, abbiamo introdotto un’altra eccellenza italiana, la genialità della robotica, con la collaborazione di Scuola di Robotica, che ha permesso che i Pinocchi potessero prendere vita e parlare con i visitatori.

Infatti, in un’altra sala i visitatori possono dialogare e giocare con un Giuseppe Verdi pinocchiato che pone delle domande ai visitatori sulla storia dell’opera: se le risposte sono giuste il Pinocchio Verdi si complimenta, se sono sbagliate gli si allunga il naso. Alla fine del gioco, il Verdi Pinocchio chiede il nome del visitatore e per ogni lettera del nome suona una nota che, messa insieme alle altre del nome, compone una melodia. il visitatore può portare con sé via lo spartito della melodia del proprio nome,

Nella terza stanza troviamo una vera e propria orchestra di Pinocchi robotizzati, 40 elementi alti circa 40 cm. Ogni Pinocchio rappresenta un professore d’orchestra con suo strumento, e nel suo insieme l’orchestra suona a ciclo La Marcia Trionfale dell’Aida, il Rondò di Paganini, e l’ouverture della Gazza Ladra di Rossini.

Questo è il percorso di Pinocchio all’opera, la mostra che è stata visitata da 25 mila persone in sei mesi, una ottima risposta dalle scuole e del turismo culturale.

Il futuro di Pinocchio all’opera prevede l’arricchimento con altri personaggi poter andare oltre i confini italiani poiché l opera è un patrimonio dell’ umanità – l’opera ha avuto infatti il riconoscimento come patrimonio immateriale mondiale – individuando latri importanti interpreti dell’opera, compositori a livello europeo, e poiché il progetto continuerà con una mostra itinerante stiamo individuando i partner che in ogni Regione possano adottare il loro personaggio pinocchiato e ospitare la mostra in una loro sede, che può essere un teatro, una casa natale, un museo, che permetta di aggiungere alle offerte della loro istituzioni il nostro percorso educativo.

In più aggiungeremo un gioco on line che permetta di dare continuità ai visitatori delle mostre con cui tutti potranno giocare con il loro Pinocchio all’opera e completare un giro dell’opera italiana raccogliendo i timbri sul loro “passaporto musicale”.

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