Riportiamo l’articolo, pubblicato sul sito del progetto Rotary per la sostenibilità di cui Scuola di Robotica è partner

Oggi nel mondo

un miliardo e mezzo di persone soffre la fame,
due miliardi e mezzo di persone non hanno acqua potabile,
otto milioni di persone, soprattutto bambini, muoiono ogni anno per malattie derivate dall’acqua.

Il Programma Aquaplus ha l’ambizione di contribuire a risolvere questa drammatica situazione.

Il Programma Aquaplus nasce nel 2010 dalla collaborazione dell’allora Distretto Rotary 2040 (oggi Distretti 2041 e 2042) con EXPO 2015 S.p.a. per mettere a punto una Best Practice volta a migliorare le condizioni di vita di popolazioni rurali disagiate in qualsiasi parte del mondo, con l’ambizione di contribuire a risolvere il problema della fame e della sete nel mondo. Un progetto che va ben oltre il semplice intervento, in quanto volto a responsabilizzare la popolazione nella costruzione di infrastrutture per il corretto utilizzo dell’acqua e per la produzione di alimenti che sappiano integrare e arricchire la dieta degli abitanti.

Requisito sostanziale ed irrinunciabile del Programma Aquaplus è quindi fornire soluzioni durature e sostenibili ottenute tramite la MOTIVAZIONE, l’EDUCAZIONE ed il COINVOLGIMENTO della popolazione rurale interessata. Il progetto, infatti, parte dalla fornitura di acqua sana dalla quale far “fiorire” altre attività umane, prima fra tutte l’agricoltura.

Quindi non solo acqua e da ciò il nome del progetto: AQUAPLUS – acqua, energia per la vita.

Ogni progetto è costituito da quattro fasi sostanziali.

1: fornire acqua sana da bere e sufficiente per gli usi agricoli.

2: educare la popolazione ad un uso ottimale del proprio territorio.

3: realizzare unità per la lavorazione ed il confezionamento dei prodotti, così da creare un reddito con la loro vendita.

4: realizzare integratori nutrizionali per l’infanzia con prodotti agricoli autoctoni.

Il punto cardine del progetto, infatti, non è l’assistenzialismo bensì il cammino verso l’autonomia.

Il primo progetto del programma è stato realizzato ad Haiti, anche a seguito del terremoto che colpì il paese proprio nel 2010. Venne però deciso di intervenire non nella zona del terremoto – dove la tipologia del progetto Aquaplus non era compatibile con le priorità che lì si erano manifestate – ma in una zona con circa 15.000 abitanti nella penisola di sudovest, nel comune di Torbeck, nella provincia di Les Cayes, dove la povertà, già la più alta del paese, era accresciuta dall’arrivo di migliaia di profughi provenienti dalla capitale.

In questa zona già operavano le due ONG di Ingegneria Umanitaria AVSI ed MLFM e si trova la facoltà di Agraria della Università Notre Dame de Haiti e così con queste tre Entità divenne naturale stringere un efficace rapporto di collaborazione.

A maggio 2010 viene quindi effettuato un accurato sopralluogo da parte di un gruppo di lavoro costituito da Rotary, Società EXPO e Comune di Milano e vengono raccolti tutti gli elementi per la stesura di un piano di lavoro e di un budget dettagliati.

Il primo obiettivo del progetto Aquaplus ad Haiti è stato quindi ristrutturare il sistema idrico della zona.

Il secondo obiettivo sostanziale del progetto è stato successivamente quello di aiutare la popolazione contadina della zona interessata a coltivare in modo ottimale la loro terra.

Per ottenere questo obiettivo in modo duraturo è stato ritenuto necessario non rivolgersi direttamente ai contadini ma formare degli agronomi che potessero adeguatamente guidare i contadini nel loro lavoro.

Il terzo obiettivo sostanziale e qualificante del Progetto Aquaplus è stata poi la costruzione e l’equipaggiamento di una Unità di Trasformazione dei prodotti agricoli coltivati e raccolti dai contadini della zona, soprattutto manioca ma anche mais, frutto del pane e moringa oleifera. La trasformazione di questi prodotti in farine, gallette, biscotti ed il loro confezionamento ne consente infatti la vendita sul mercato sia locale che nazionale.

Venuti a conoscenza dei notevoli e positivi risultati delle prime tre fasi del Progetto Aquaplus, il World Food Program ed il governo di Haiti hanno suggerito, ed in parte finanziato, una quarta fase del programma, il cui obiettivo è stato quello di creare, per l’infanzia e per le madri incinte e puerpere, integratori nutrizionali autoctoni realizzati con ingredienti agricoli prodotti localmente, eliminando così la necessità dei precari aiuti provenienti dalle Organizzazioni Umanitarie Internazionali.

 

La metodologia Aquaplus messa a punto e realizzata con il primo progetto ad Haiti, concluso in occasione di EXPO 2015 dove è stato presentato per tutti i 6 mesi dell’Esposizione, rappresenta il primo impegno concreto successivamente esteso a Tanzania e Sud Sudan.

In Tanzania, nella zona di Kisiju a sud di Dar es Salaam, è stata completata la prima fase del progetto – dare acqua sana ad una popolazione di circa quindicimila persone – e ci si sta predisponendo per le fasi successive: raccolta, lavorazione, confezionamento e commercializzazione del prodotto agricolo più importante di questa zona: gli anacardi.

In Sud Sudan, una delle zone più povere e disagiate del mondo, è stato avviato il terzo progetto Aquaplus: è stato redatto un dettagliato Business Plan per dare acqua, pompata dal sottosuolo, ad una popolazione di circa diecimila persone di tre villaggi nei pressi di Juba, la capitale, e per addestrare la popolazione ad un uso ottimale del loro terreno agricolo, prelevando l’acqua per l’irrigazione dal Nilo che scorre nelle vicinanze.

Il 20 luglio 2020 è stata costituita l’Associazione AQUAPLUS per la gestione in autonomia del Programma Aquaplus, diventato uno dei progetti sostenuti dal Rotary in tutto il mondo.

Per saperne di più visita il sito https://www.aquaplusprogram.com/

 

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