Alcuni mesi fa il Joint Research Center, il centro di ricerca della Commissione Europea, ha organizzato una conferenza on line dedicata a investigare le prospettive della robotica in Europa, riunendo specialisti riconosciuti dell’industria, del mondo accademico e della politica. Il Joint Research Centre ha la missione di fornire indicazioni scientifiche indipendenti a sostegno del processo decisionale dell’UE.
Le discussioni e gli interventi dei diversi relatori sono stati pubblicati in un Rapporto, che è scaricabile gratuitamente: https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC125343
La conferenza è stata organizzata nel contesto degli sforzi dell’Europa per cogliere le opportunità offerte dalla trasformazione digitale, dove la robotica è un settore di punta. Tra le motivazioni importanti della conferenza è stata indicata la lezione tratta dagli effetti della pandemia, ovvero che la robotica e l’Intelligenza Artificiale possono contribuire a rendere l’Europa più resistente, più resiliente. Tuttavia, è stato anche sottolineato che l’uso massiccio dei robot non è esente da sfide: dagli impatti etici sugli umani, in in particolare sui bambini e i giovani, all’impatto che potrebbe avere sul mercato del lavoro. La combinazione di tutti questi aspetti ha dato l’impostazione alla conferenza internazionale dove i relatori hanno espresso le loro idee per massimizzare i benefici e e minimizzare i rischi portati dai robot.
Interventi pubblici
Il Rapporto prefigura la possibilità che i robot diventino un rischio sociale. I robot, una volta usciti dalla “gabbia” della loro applicazione industriale e, soprattutto, in combinazione con le applicazioni di IA, possono rappresentare una vera sfida per la nostra società. Dalla sostituzione massiccia di posti di lavoro alla de-umanizzazione del mercato del lavoro – i lavoratori gestiti da algoritmi – al loro uso per il controllo delle popolazioni, i robot possono essere un rischio per gli umani, soprattutto per i bambini. Le diverse discussioni durante la conferenza hanno portato a una conclusione principale: l’unico modo per garantire che un’adozione massiccia della tecnologia robotica da parte della società massimizzi i benefici e minimizzi i problemi è attraverso un intervento pubblico “deciso, agile, orizzontale, coordinato e multidisciplinare”.
Il mercato della robotica in Europa
L’UE è un attore principale nell’industria della robotica, producendo quasi un terzo di tutti i robot del mondo: i relatori hanno sottolineato che qualsiasi intervento pubblico, nazionale o europeo, dovrà garantire che l’Europa possa mantenere questo ruolo. I robot saranno strumentali per il successo della diffusione di altre tecnologie dirompenti, come l’intelligenza artificiale, e saranno anche produttori massicci di dati che, se usati nel pieno rispetto della legislazione europea e dei diritti dell’UE, possono a loro volta dare impulso allo sviluppo dell’economia europea. Poiché i dati, l’Intelligenza Artificiale e la robotica sono strettamente interconnessi e sono all’avanguardia della trasformazione digitale, un ruolo di primo piano in uno di essi può contribuire ad accelerare il ruolo europeo negli altri.
Le conclusioni principali e le misure proposte
A conclusione della conferenza, sono state presentate una serie di misure urgenti:
- Per quanto riguarda l’impatto dell’automazione e dei robot sull’occupazione, i decisori dovrebbero mantenere un equilibrio tra la cancellazione di posti di lavoro e il potenziale di creazione di posti di lavoro che deriveranno dall’introduzione di queste tecnologie. Questo richiede iniziative politiche di vasta portata per assicurare il sostegno ai lavoratori in esubero, il rafforzamento dello stato sociale, l’investimento nell’educazione permanente e nelle infrastrutture digitali.
- Le tecnologie robotiche nascono tipicamente negli istituti di ricerca e vengono poi sfruttate nelle aziende tecnologiche. L’Europa, con la sua forte ricerca di base, potrebbe concentrarsi sulla ricerca, per garantire un vantaggio competitivo nella realizzazione delle tecnologie robotiche.
- Riguardo ai robot di servizio e collaborativi, i decisori dovrebbero concentrarsi sull’innovazione a livello regionale, e sull’applicazione di robot nell’industria; creare e alimentare un ecosistema attivo di start-up in robotica per aumentare il numero di robot in uso; e cogliere l’opportunità di un maggiore coinvolgimento del settore pubblico.
- L’adozione massiccia della tecnologia robotica dovrebbe garantire che queste tecnologie siano sviluppate per essere robuste, affidabili, e che il loro design e sviluppo siano conformi ai valori dei diritti umani.
- I responsabili politici dovrebbero considerare l’impatto ambientale negativo che la diffusione massiccia di tecnologie di IA e robotica potrebbe portare. Dovrebbero assicurarsi che i piani di riciclaggio, di di upcycling (riutilizzo di parti e componenti dei robot da smaltire), siano già considerati nelle fasi di progettazione e sviluppo dai produttori.
- È importante costruire metodologie affinché, nell’interazione con i robot, gli umani siano sempre in controllo e comando. I robot e l’IA possono supportare il processo decisionale, ma la responsabilità rimane agli umani.
- Una valutazione etica della tecnologia dovrebbe essere effettuata prima di implementare la tecnologia AI/robotica.
- I decisori dovrebbero progettare un quadro normativo per ridurre al minimo il rischio per i bambini durante l’interazione sociale bambino-robot.