Al Web Marketing Festival 2019 di Rimini c’erano il fondatore della Roboetica, Gianmarco Veruggio e il Presidente di Scuola di Robotica, Emanuele Micheli. Qui la trascrizione dell’intervento di Veruggio.
Il 22 giugno 2019, Gianmarco Veruggio, Diligente di Ricerca del CNR e Presidente Onorario di Scuola di Robotica ha tenuto una conferenza nella plenaria del Web Marketing Festival di Rimini.
Trovate qui il video dell’intervento
https://www.facebook.com/gianmarco.veruggio/videos/10216678022315292/
e di seguito la trascrizione.
In allegato la trascrizione con immagini, in pdf.
Roboetica: problemi etici e sociali della rivoluzione robotica
di Gianmarco Veruggio
Robotica e intelligenza artificiale sono al centro di una delle piรน grandi rivoluzioni tecnologiche della storia, in grado di mutare radicalmente ogni aspetto della nostra vita, offrendo grandi prospettive di progresso ma sollevando anche inquietanti interrogativi etici. Quale potrร essere il ruolo degli esseri umani nella societร della robotica.
โ1982: esce quello che รจ considerato uno dei migliori film di fantascienza della storia del cinema. Un classico, un cult movie di fantascienza, Blade Runner.
In quel film si narra il dramma di cinque robot umanoidi, cinque androidi, che si ribellano al loro destino. Sono androidi cosรฌ perfetti che รจ difficilissimo distinguerli dagli umani.
Blade Runner รจ ambientato nel 2019. Trentasette anni fa hanno collocato oggi gli avvenimenti di quel film.
Non รจ facile predire il futuro. Lโarte spesso indovina, spesso sbaglia.
E qui abbiamo due punti che secondo me sono importanti.
Il primo รจ la focalizzazione della robotica come costruttrice di androidi secondo una visione egocentrica degli umani che pensano sostanzialmente di replicare sรฉ stessi.
Lโaltro punto รจ conseguenza del fatto che nel 1982 non cโera Internet, e nessuno scrittore di fantascienza ha saputo prevedere Internet.
In realtร , lo scenario della robotica nel 2019 รจ ben diverso da quello di Blade Runner.
Vi sono tanti tipi di robot, non solo umanoidi, che svolgono molte diverse funzioni. Per questo, lโimmagine della robotica che dovremmo avere non รจ quella del replicante, ma di una giungla, una intera ecologia di robot di forme e funzioni diverse, tutti collegati in rete.
Oggi infatti tutte le macchine sono collegate a Internet, anche il piรน banale Ipod, non fossโaltro che per scaricare gli aggiornamenti. E tutti noi siamo ormai abituati ad aggiornare periodicamente i software e le app che costellano le nostre vite.
Pertanto, ancora per molti anni lo scenario della diffusione della robotica non sarร quello di Blade Runner, ma sarร piรน simile al mercato degli smartphone. Potremo acquistare robot general purpose che potremo personalizzare con delle app. Per esempio, saranno disponibili alcuni modelli di robot di servizio che adatteremo alle nostre esigenze scaricando app o acquistando parti mobili che permetteranno loro di cucinare, fare le pulizie, o gestire gli entertainment a casa. Analogamente per robot di servizio in funzione presso luoghi di lavoro.
Nasceranno sistemi operativi generali e comunitร di sviluppatori di app per robot.
Tutto questo ha delle implicazioni importanti dal punto di vista economico e sociale.
Moltiplicate per cento, mille lโimpatto che hanno avuto e hanno gli smartphone sulle nostre vite e avrete lโimpatto dei robot di servizio su di noi. Robot che saranno stati progettati e costruiti per servirci, e per farlo nel migliore dei modi dovranno poterci conoscere bene e quindi ci osserveranno, ci analizzeranno e ci profileranno, come e piรน dei programmi che utilizziamo oggi.
Sapete bene che ogni nostra attivitร in rete รจ profilata, tutti ciรฒ che facciamo in rete va ad alimentare la massa dei big data che qualche algoritmo di Intelligenza Artificiale, di Machine Learning, utilizzerร , come minimo, per venderci dei prodotti, se non peggio.
Come vedete, uno scenario complesso, difficile da gestire.
Giร oggi il concetto di privacy sta perdendo il suo peso, il suo valore.
Pensate quando questa Intelligenza Artificiale che gestisce i Big Data avrร milioni, miliardi di occhi, orecchie e altri sensori. Ma non solo, questa Intelligenza avrร milioni, miliardi di braccia che potranno agire direttamente sul mondo fisico. Lโinterazione tra noi queste intelligenze non si svolgerร piรน solo con lo schermo e la tastiera, ma ci sarร un sistema che avvolgerร le nostre vite producendo unโinfinitร di problemi, tra cui la giร citata privacy, la cui violazione creerร problemi mai affrontati. Sapete, per esempio, che in Cina stanno sviluppando dei sistemi di โcredito socialeโ, laddove lโosservazione continua del comportamento delle persone sulla rete contribuisce a dare un punteggio, un credito sociale che permette alle persone di avere dei diritti civili, tra cui la possibilitร di viaggiare, di acquistare in certi negozi, e cosรฌ via.
Tra i diversi effetti dellโinvasione dei robot di servizio vi รจ senzโaltro anche la perdita di posti di lavoro, ovvero il trasferimento di certe funzioni da umani a macchine intelligenti.
Tutti questi problemi richiederanno attenzione, e una approfondita conoscenza del funzionamento di questi sistemi.
Qui, lโerrore fondamentale sarebbe attribuire alla Intelligenza Artificiale un funzionamento analogo alla nostra. Per esempio, io non posso โvedereโ la vostra intelligenza come vedo gli oggetti fisici: posso solo immaginarla proiettando su voi la mia intelligenza. Analogo comportamento adottiamo verso lโintelligenza dei robot, proiettiamo. Certamente, si stanno svolgendo ricerche sullโAI mimetica di quella umana. Ma non dovremmo essere cosรฌ vanitosi da pensare che la nostra intelligenza sia lโunica sul pianeta. Pensiamo a un alveare. Lรฌ non cโรจ un calcolatore centrale che controlli simultaneamente centomila probe volanti, migliaia di micro droni che vanno a raccogliere il polline, ma cโรจ unโintelligenza collettiva che mette in comunicazione questo sciame, ma con la quale noi non possiamo dialogare direttamente, non possiamo intrattenere una conversazione raccontando ciรฒ che ci รจ accaduto la mattina.
Pensiamo a uno stormo di uccelli. Esistono intelligenze complesse differenti dalla nostra e lโintelligenza dei robot รจ diversa dalla nostra, e non รจ detto che anche se si sviluppassero fenomeni di intelligenza collettiva, connettiva, in reti di robot, con comportamenti emergenti dalla complessitร , noi non potremo interagire con questa intelligenza cosรฌ come interagiamo tra di noi.
Questo scenario cosรฌ complesso avviene, tra lโaltro, in un momento che definirei di โtempesta perfettaโ: il modello economico e tecnologico degli ultimi tre secoli sta andando verso un burrone: stiamo affrontando drammatici cambiamenti climatici, dermografici, economici, geopolitici, spinti sia da fattori ambientali sia tecnologici. Per esempio, la blockchain potrebbe modificare profondamente il mercato finanziario. Cโรจ chi si spinge a prevedere โ tra questi Elon Musk โ la fine dellโumanitร entro il 2050.
Io spero che Elon Musk si sbagli, come si รจ sbagliato Ridley Scott profetizzando la presenza di androidi in Blade Runner, ma se pensiamo che i robot umanoidi potranno essere non solo infermieri, ma anche soldati in grado di uccidere, se non li fermeremo prima, ecco che il nostro futuro potrebbe non essere cosรฌ roseo.
La soluzione? Soluzioni facili a problemi complessi non ce ne sono. Lโunica possibile รจ che noi umani consapevoli ci occupiamo dello sviluppo della robotica da un punto di vista etico, cioรจ sviluppiamo una Roboetica per cercare di tenere in pugno lo sviluppo della tecnologia robotica e non lasciarla nelle mani di corporation, militari e civili, procedendo in maniera dissennata sempre verso lo stesso burrone.
La favoletta che il progresso economico e tecnologico procede automaticamente e naturalmente per il bene dellโumanitร si รจ rivelata falsa e fuorviante.
ร difficile prevedere il futuro, perchรฉ รจ sempre in movimento. Nello stesso tempo, il fatto che non sia determinato ci permette di agire sugli avvenimenti, orientando lo sviluppo della robotica verso un vero progresso sociale e civile e non verso un maggior controllo e oppressione dellโumanitร .
Vi esorto a ragionare, pensare, riflettere, a farvi domande, a sviluppare spirito critico, perchรฉ se un ruolo avrร lโumanitร nel futuro confrontandosi con questa tecnologia, si baserร sulla capacitร di operare con lโintelligenza emotiva, non tanto con lโintelligenza formale che ormai รจ superata in velocitร e potenza dallโIA. Facciamo conto anche sulla capacitร di visione, di intuire, di sognare, di cercare di comprendere gli esseri umani che ci circondano per sviluppare una societร migliore di quella in cui viviamo oggi.