Seminario a I-RIM 3D, a Maker Faire sui robot in ambienti estremi

Docenti e studenti degli istituti secondari di II grado sono invitati al:

Seminario in presenza a Maker Faire 2023, Roma, e on line

I-RIM 3D @MakerFaire

20 ottobre 2023 h. 11:45 – 13:00

I robot negli ambienti estremi Imparare a vivere e operare nella complessità

PROGRAMMA

Ambiente antropico

I robot sociali e l’interazione con gli umani

Antonio Sgorbissa, Carmine Recchiuto, DIBRIS, Università di Genova

I robot umanoidi nelle gare di robotica

Anna Brancaccio, Ministero dell’Istruzione e Merito.

 

Aria

I droni in aiuto in situazioni di emergenza

Emanuele Micheli, Presidente di Scuola di Robotica

 

Acqua

I robot degli abissi. La ricerca robotica per gli oceani

Gianmarco Veruggio, CNR IEIIT

I robot marini nei progetti educativi

David Scaradozzi, Laura Screpanti, Università Politecnica delle Marche.

Modera: Fiorella Operto, Scuola di Robotica

 

Il seminario si svolgerà in presenza presso Maker Faire, in aula da destinarsi, e on line.

Invieremo a chi interessato il numero della sala e il link per l’on line

Per partecipare: scrivere a: operto@scuoladirobotica.it

Sarà rilasciato Attestato di Partecipazione.

 

Descrizione del programma

Affrontiamo situazioni complesse. I rapporti sociali, la sostenibilità del pianeta, la geopolitica ci presentano problemi che non hanno una sola soluzione – quando ce l’abbiano.

La robotica come si è sviluppata, per la propria natura e i terreni su cui opera, è abituata a trattare con la complessità.

La robotica realizzare robot per diversi ambienti. Una delle caratteristiche dei progetti di robotica è sapersi adattare a diversi ambienti, anche estremi. Vi sono robot per lo spazio, per deep water, per sostituire gli umani in condizioni pericolose o impossibili, o per intrattenere relazioni e comunicazione in situazioni psicologiche complesse.

Per operare questa “sostituzione” degli umani, o prolungamento della nostra vita in ambienti o situazioni limite, la robotica sviluppa modelli degli ambienti e, se non è possibile una modellazione attendibile, a causa delle variazioni rapide e imprevedibili dell’ambiente e degli umani con cui stabilire una relazione, dota i robot di capacità di apprendimento.

Tra gli ambienti imprevedibili in cui operano i robot vi sono gli oceani, l’aria e le situazioni sociali in cui i robot debbano interagire con gli umani.

In tutti questi ambienti si richiede che i robot siano in grado di gestire eventi imprevisti o, la cui prevedibilità non è del tutto definita.

Per quanti modelli i robotici siano in grado di fornire ai loro robot, esiste la possibilità di eventi con completamente modellizzati.

Nel seminario, i Relatori presenteranno situazioni di ricerca robotica in ambienti e situazioni complessi e applicazioni educazionali.

I robot sociali, o robot progettati per interagire con umani per diversi compiti (assistenza, compagnia, training) si trovano di fronte a personalità uniche che, per quanto allineate culturalmente al loro ambiente di nascita e sviluppo, sono individui unici. Come comprendere quanto indicano aspetti culturali, di esperienza passata, di situazioni presenti nel loro comportamento?

Per le applicazioni educazionali: come rendere i robot progettati per compiti sociali utili e accettabili? Una sfida per gli studenti.

Mentre gli oceani coprono il 70 per cento della superficie terrestre, fornendo cibo e mezzi di sussistenza a 3 miliardi di persone, l’attuale comprensione dei suoi vasti processi biochimici che vi avvengono non è ancora completa.

I robot marini, AUV, ROV, ASV, possono scendere a profondità e condizioni impossibili per operatori umani raccogliendo dati sul comportamento degli oceani e della fauna e flora che li abita. Sono impiegati anche in compiti di lavoro (per es, nell’offshore) e di rescue.

Devono agire e “sopravvivere” in un ambiente imprevedibile e spesso ostile, potendo fare conto di un limitato range di dati.

L’aria, e lo spazio, è senza dubbio un ambiente difficile da abitare per gli umani. La caratteristica dei robot droni è la capacità di mantenere un assetto stabile anche in presenza di modifiche importanti del loro ambiente, l’aria. Per questo, esistono droni bipedi, o dromi marini. Il tutorial presenterà alcune ricerche sullo sviluppo di droni e il contest che si svolge ogni anno a Roma.

 

 

 

 

 

 

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